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| No al tormentone Kakà per salvaguardare il nuovo Ricky 06.06.2013 14:00 di Pietro Mazzara Milannews
Il Milan potrebbe tornare al modulo con il trequartista per indicazione Presidenziale. Uno schieramento tattico che in casa rossonera si conosce molto bene e che ha dato tante soddisfazioni negli anni passati, non ultimo lo scudetto 2010-11 proprio con Massimiliano Allegri in panchina che partì con il 4-3-3 con il Lecce per poi passare al modulo a rombo. Se così sarà, ecco che il Milan dovrà riadattare il proprio stile di gioco per valorizzare un giocatore sul quale si punta molto come Riccardo Saponara. L’ex trequartista dell’Empoli ha dimostrato di avere il passo e i colpi del 10 vero, quello che può trovare lo spiraglio giusto quando gli altri non lo vedono. Insomma, un giocatore che potrà fare la differenza se messo nelle giuste condizioni di poter far bene in un ruolo dove, in teoria, potrebbe gravitare anche Kevin-Prince Boateng ma è il nome di Kakà che tornato ad essere stato fatto più dai giornali che dalle stanze dei bottoni rossonere. Tenendo per buona la candidatura del 31enne brasiliano, che senso avrebbe? Nessuno perché sia a livello tecnico che economico, Kakà rappresenterebbe un problema perché tarperebbe le ali a Saponara e ci si aspetterebbe da lui quello che da 4 anni a questa parte non gli si è più visto fare. Il Milan deve tutelare un talento puro e cristallino come Saponara, magari regalandogli l’emozione della maglia numero 10 che sulle spalle di Boateng stride e non poco. Non riaccendiamo un tormentone, come quello relativo a Kakà, che riapre ogni sessione di mercato ferite che per molti tifosi rossoneri sono sempre pronte a sanguinare e puntiamo su un altro Ricky che si ispira al brasiliano per provare a fare la storia del nuovo Milan.
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